Al cinema così come nella vita reale, non tutte le storie hanno un lieto fine.
Le immagini della deposizione dell’insegna storica del cinema Armenise di Bari non possono che lasciare l’amaro in bocca a tutti quelli che sono legati alla nostra città e al cinema.
L’epilogo, come in un film.#CinemaArmenise ❤️
Pubblicato da Roberto Tambolini su Giovedì 4 febbraio 2016
Il cinema Armenise fu aperto 61 anni fa, diventando nel tempo uno dei punti di riferimento più rilevanti del quartiere Carrassi e un ritrovo per la generazione cinefila pre-multisala.
Nel tempo, però, le difficoltà economiche e gestionali hanno portato il proprietario, Giuseppe Armenise (nipote del fondatore) alla sofferta decisione di dover chiudere. Al posto del cinema verrà eretta una palazzina di quattro piani che cambierà del tutto il paesaggio di quella zona di Bari.
L’Armenise è solo l’ultimo di una lunga serie di cinema storici che abbiamo visto chiudere negli anni a Bari, schiacciati dalla concorrenza impari delle multisala. Il panorama culturale della nostra città, così come quello di tutte le realtà in cui si è verificato un fenomeno analogo, è senz’altro impoverito da questi eventi.
Si tratta di nostalgia, o si sarebbe potuto fare di più per questo e per gli altri cinema storici, in un’ottica di tutela e conservazione del nostro patrimonio culturale? I multisala, per quanto estremamente comodi e aggiornati, non limiteranno, in assenza di alternative, l’offerta di prodotti ad un ventaglio di blockbuster distribuiti su grande scala? Basteranno i cinema del circuito Cinema d’autore per colmare questo vuoto o i cinema d’essai hanno un effetto respingente, per la loro stessa natura, nei confronti del grande pubblico?
Ed ecco che una stella che cade, invece che esaudire desideri, ci lascia con mille domande sul futuro della cultura della nostra città.
Francesca Torre