Deadpool: le origini non tanto segrete

Deadpool: le origini non tanto segrete

Dietro la creazione di ogni personaggio c’è una storia, significativa o meno che sia. E ispirazioni a volte impensabili. Vi presentiamo dunque le “origini segrete” di Deadpool.

Febbraio 1990: esce New Mutants 86, il primo albo di questa serie disegnato da un artista praticamente sconosciuto di nome Rob Liefeld, proveniente dalla DC Comics e al suo vero esordio con la Marvel. La testata all’epoca risulta tra le meno vendute e dunque il rischio associato nell’affidarne la parte grafica a un esordiente è sostanzialmente nullo.
Sono anni in cui la scuola inglese, che tanto aveva contribuito alla crescita del medium fumetto negli anni precedenti, sembra perdere colpi (sembra, attenzione) lasciando spazio a una nuova generazione di cartoonist americani cresciuti con un background differente, dominato dai film d’azione ad alto budget. In pochi anni si assisterà a un radicale cambiamento: via il decostruzionismo degli eroi e l’introspezione, spazio ad anatomie esagerate, armi al limite del fantascientifico (anzi no, proprio oltre) ed effetti speciali ovvero variant cover a profusione. E forse tutto ha avuto origine proprio da quel febbraio 1990.
Torniamo dunque a New Mutants: in pochi mesi questa serie scala in maniera prepotente le classifiche di vendita. I lettori, so che può sembrare strano dirlo oggi, vengono conquistati dallo stile di Liefeld, tanto che ben presto lui non si limita solo a disegnare, partecipando in maniera attiva alla stesura dei soggetti e contribuendo a definire il personaggio di Cable. Questo porta in breve tempo all’allontanamento come sceneggiatrice di New Mutants di Louise Simonson, il cui ultimo numero è il 97.

Febbraio 1991: un anno dopo. Venticinque anni fa. Liefeld riceve l’incarico come nuovo sceneggiatore di New Mutants ma, per via della sua inesperienza, gli viene affiancato un dialoghista e co-soggettista, Fabian Nicieza. Liefeld è un grande appassionato del ciclo di Teen Titans scritto da Marv Wolfman e disegnato da George Perez, così, non si sa se consciamente o meno, concepisce un primo schizzo di un personaggio che ricorda molto da vicino nel costume e nei poteri Deathstroke e gli affibbia l’alias di Deadpool. Nicieza fa notare la inevitabile somiglianza e, come inside-joke, decide di battezzare il personaggio Wade Wilson (il vero nome di Deathstroke è infatti Slade Wilson).
Non solo, Nicieza decide che Deadpool debba essere – nella sua maniera di parlare – una sorta di Uomo Ragno all’ennesima potenza, più detestabile però, ovvero che parli in maniera continua, irritante e faccia infinite battute anche di dubbio gusto per confondere i suoi avversari. Il costume diviene dunque un insolito mix tra quello classico di Deathstroke e quello rosso e blu dell’eroe portabandiera della Marvel.
New Mutants 98: l’albo d’esordio di Deadpool, una apparizione che è entrata nella storia. Deadpool attacca Cable e i Nuovi Mutanti dietro ordine di Tolliver. Il personaggio conquista subito i favori dei lettori americani e nel 1993, appena due anni dopo, ottiene la prima miniserie a lui dedicata disegnata da un altro artista allora sconosciuto, Joe Madureira.

E sì, si può proprio dire che il resto è storia. Deadpool è l’esempio perfetto di come un personaggio nato come parodia/omaggio di altri personaggi possa arrivare a conquistarsi un proprio spazio nell’olimpo dei grandi eroi del cinema… o presunti tali!

Fabio Volino

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