Speciale Cinecomic: gli 11 sequel mai realizzati

Speciale Cinecomic: gli 11 sequel mai realizzati

Con oltre una sessantina di film prodotti, solo appartenenti al pantheon di Marvel e DC Comics, accompagnati da svariati miliardi di dollari di incassi, il genere dei cinecomic è ormai considerato un business di primo piano e non più un sotto-genere cinematografico occasionale (per esempio, tra il 1978 e il 1989, furono prodotti appena 5 film di genere supereroistico in 11 anni). Ma, tra le tante pellicole annunciate e poi realizzate, altrettante non hanno mai visto la luce. Questo articolo è un rapido excursus di 11 sequel di cinecomic di successo che, dati per certi, annunciati ed entrati addirittura in pre-produzione, furono poi invece abortiti.

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1 – Hulk 2

L’Hulk diretto dal premio Oscar Ang Lee è stato un passo importante per il genere, proponendo una pellicola con un impianto narrativo e visivo intenso e complesso, leggibile su più livelli. Il produttore Avi Arad ha rivelato che, ancora prima che il film uscisse nelle sale, si pianificava già a un sequel, con lo sceneggiatore James Schamus al lavoro su uno script inerente la “lotta epica di Banner con i suoi demoni interiori” (parole di Schamus), che prevedeva la trasformazione nell’Hulk grigio e la presenza di due villain: il Capo e Abominio. Non era chiaro se in un primo momento Ang Lee avrebbe lavorato anche al sequel. Purtroppo, i risultati al botteghino del film – dignitosi, ma inferiori alle aspettative della Universal Pictures per una pellicola ad alto budget del genere – rallentarono lo sviluppo del sequel, con un ritardo che causò la perdita dei diritti del personaggio che tornarono alla Marvel, la quale aveva già iniziato a lavorare su un proprio adattamento cinematografico, prodotto dall’allora neonata Marvel Studios. Lo scrittore Zak Penn rielaborò la sceneggiatura preliminare di Hulk 2, ma la produzione più tardi decise che la pellicola sarebbe stata un reboot indipendente e non più un sequel di quella Lee.

Sequel-02

2 – Batman Triumphant

Dopo che il suo Batman Forever aveva incassato più di 330 milioni di dollari al box office mondiale, il regista Joel Schumacher era stato messo sotto contratto dalla Warner Bros. per una nuova pellicola sul Cavaliere Oscuro. Anche se oggi Batman & Robin è considerato uno dei momenti più bassi della storia dei cinecomic, all’epoca il film era tenuto così in gran conto dai dirigenti della Warner che, basandosi solo sulla visione dei filmati giornalieri, ordinarono lo script per un quinto film, intitolato Batman Triumphant. Scritto dallo sceneggiatore Mark Protosevich (Io sono leggenda, Thor), il sequel sarebbe dovuto essere diretto nuovamente da Schumacher e interpretato da George Clooney, Chris O’Donnell e Alicia Silverstone, con Nicholas Cage in trattative per il ruolo dello Spaventapasseri. Il personaggio sarebbe stato l’antagonista principale, con Harley Quinn introdotta come figlia del Joker, ansiosa di vendicarsi di Batman per aver ucciso suo padre. Inoltre, anche se non confermato, il film avrebbe potuto avere tutti i villain dei precedenti film – tra cui il Pinguino, Catwoman, l’Enigmista, Due Facce e Joker – per una scena di un’allucinazione indotta dalla tossina dello Spaventapasseri. Come è noto, Batman & Robin si è rivelato un bagno di sangue per i produttori, sia per le critiche negative ricevute, sia per i risultati ai botteghini (107 milioni di dollari di incasso in America a fronte di 125 milioni di budget spesi), che di fatto abortì qualsiasi progetto cinematografico sull’Uomo Pipistrello per sette anni, fino all’inizio della produzione del Batman Begins di Christopher Nolan.

Sequel-03

3 – Spider-Man 4

Lo sviluppo di un quarto film dell’Uomo Ragno diretto da Sam Raimi sarebbe dovuto iniziare esattamente un anno dopo l’uscita in sala di Spider-Man 3, titolare dell’incasso più alto di tutta la trilogia. Raimi ha rivelato che, ancor prima che venisse realizzato lo script preliminare, c’erano state tra lui e la Sony/Columbia Pictures discussioni non proficue per girare in un’unica soluzione Spider-Man 4 e 5, con la major che aveva assunto James Vanderbilt (The Amazing Spider-Man) per scrivere non solo entrambi i film, ma anche un sesto episodio. Lo script di Vanderbilt fu successivamente riscritto prima da David Lindsay-Abaire (Il Grande e potente Oz), e poi da Gary Ross (Pleasantville, Seabiscuit), con data di uscita fissata per il 6 maggio 2011. Il cast era stato interamente riconfermato, con protagonisti Tobey Maguire e Kirsten Dunst nei ruoli di Peter Parker e Mary Jane Watson, affiancati da John Malkovich che era in trattative per interpretare l’Avvoltoio (personaggio che Raimi aveva cercato di inserire già in Spider-Man 3), insieme ad Anne Hathaway in quello della Gatta Nera. I vari problemi durante la pianificazione e la fase di scrittura del film, con conseguenti ritardi (acuiti secondo alcuni rumor dai capricci da star di Maguire per avere un compenso maggiore e l’ultima parola sulla sceneggiatura), fecero insorgere numerose perplessità in seno alla Sony e fecero perdere a Raimi fiducia ed entusiasmo nel progetto, dando le dimissioni e aprendo la strada al reboot di The Amazing Spider-Man. Il regista ricorda che:

E’ stata davvero la più amichevole e drammatica delle separazioni. E’ accaduto semplicemente che avevamo una scadenza e non ho potuto ottenere la storia che avevo in mente per lavorare sul livello qualitativo che volevo. Ero molto insoddisfatto di Spider-Man 3 e volevo fare uno Spider-Man 4 per chiudere il mio lavoro su una nota più alta, realizzando il miglior Spider-Man di tutti. Ma non ho potuto ottenere la sceneggiatura in tempo, a causa dei miei errori, e ho detto alla Sony di non voler fare un film che fosse meno grande di quanto avrei voluto, quindi pensai di abbandonare il progetto così da far proseguire la Sony con il reboot, che comunque avevano intenzione di realizzare.

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4 – Rocketeer 2

The Rocketeer del 1991 è stato uno dei migliori cinecomic della storia, con un’affascinante ambientazione retrò, ma fu anche uno dei più clamorosi flop del genere. Eppure, ancor prima che il film fosse distribuito, la Disney aveva già pianificato il sequel, fiduciosa sulla buona resa visiva della pellicola nonostante i rapporti burrascosi con il regista Joe Johnston durante le riprese. La Disney sperava di poter creare un nuovo franchise sulla scia di Indiana Jones. Il creatore del personaggio, Dave Stevens e sceneggiatori Danny Bilson e Paul De Meo avevano concesso i diritti di sfruttamento alla Touchstone Pictures (all’epoca divisione cinematografica della Disney) per la realizzazione di una trilogia. Ma il film fu un fallimento al botteghino condannando il futuro del franchise in maniera definitiva. Fino ad oggi, non è stato mai reso noto alcun dettaglio sui reali sui piani per quello che sarebbe successo nel sequel, ma sappiamo che sarebbero stati riconfermati i protagonisti Billy Campbell e Jennifer Connelly.

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5 – The Punisher 2

Per il sequel di ,uscito nel 2004, è accaduta una cosa simile a quella dei due film di Hulk: un sequel pianificato preventivamente che poi si è trascinato nel tempo fino a diventare una pellicola a sé stante con titolo, protagonista e regista diversi dal primo episodio: The Punisher War Zone. Nonostante gli incassi non fossero stati quelli sperati, la casa di produzione continuò ad avere fiducia nel personaggio e mise in cantiere un sequel con il medesimo budget (33 milioni di dollari), riconfermando l’interprete Thomas Jane e il regista Jonathan Hensleigh. L’attore aveva rivelato di essere sotto contratto per un secondo e terzo film, dando vari dettagli sul sequel come l’identità del villain Mosaico, la presenza di sequenze ancora più violente e che le riprese si sarebbero svolte in Sud Africa oppure in Australia. L’entusiasmo di Jane, interessato anche a esplorare il lato introspettivo e morale del suo personaggio, venne meno quando lo sviluppo del sequel si dilungò per anni, passando attraverso diversi rimaneggiamenti e registi, tra cui Hensleigh, John Dahl e Walter Hill. Alla fine l’attore abbandonò il progetto scrivendo il seguente comunicato stampa:

 Quello che non voglio fare è sprecare mesi della mia vita a sudare su un film sul quale non credo più.

Nel 2012 Jane si sarebbe preso una rivincita, presentando la sua versione del Punisher in un cortometraggio intitolato Dirty Laundry, da lui interpretato e prodotto.

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6 – Batman 3 di Tim Burton

Quasi tutti gli appassionati erano convinti che, dopo il gigantesco successo virale del Batman di Tim Burton nel 1989, con tanto di miliardi di incassi ai botteghini e di merchandising, sarebbe stata realizzata nel corso degli anni una trilogia sul personaggio. E infatti Tim Burton e il suo attore-feticcio Michael Keaton realizzarono insieme il secondo episodio Batman: Il Ritorno, ma gli incassi di gran lunga inferiori al primo film e l’impronta estremamente dark della pellicola causarono l’insorgere di dubbi e riserve nei dirigenti della Warner i quali, al di là del successo di critica e pubblico ottenuto, giudicarono i due film non molto adatti alle famiglie e non in grado di essere fruibili per i bambini. Scelsero quindi un approccio più leggero con Batman Forever di Joel Schumacher che, di fatto, fornisce un’altra interpretazione del Cavaliere Oscuro, molto più pop e action. Burton aveva comunque pensato per un terzo film di includere sia l’Enigmista che Robin: quest’ultimo sarebbe stato un giovane meccanico afroamericano a cui l’eroe mascherato si rivolge per riparare la Bat-mobile gravemente danneggiata. La vicenda è stata riassunta anni dopo dallo stesso Burton che dichiarò in un’intervista a Yahoo:

Penso di aver sconvolto McDonald’s. Chiesero “Cos’è quella roba nera che esce dalla bocca del Pinguino? Non possiamo vendere gli Happy Meal con quello!” Ci furono poi reazioni contrastanti per Batman: Il Ritorno, perché la metà delle persone pensava che fosse più leggero del primo e l’altra metà che fosse invece più oscuro. Credo che lo studio abbia pensato che fosse un film troppo strano per le famiglie e volevano qualcosa di più adatto per i bambini. In altre parole, non vollero più che io facessi un altro film di Batman.

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7 – Teenage Mutant Ninja Turtles 4: The Next Mutation

Dopo il successo dei primi due adattamenti cinematografici delle Tartarughe Ninja, nel 1993 la compagnia di produzione Golden Harvest Company pensò a un quarto episodio mentre il terzo era ancora in pre-produzione, che si sarebbe dovuto intitolare Teenage Mutant Ninja Turtles: The Next Mutation. Gli autori della serie a fumetti originale, Kevin Eastman e Peter Laird, idearono una storia con i personaggi alle prese con una nuova mutazione e lo sviluppo di superpoteri: Donatello avrebbe acquistato capacità telepatiche e telecinetiche, Michelangelo sarebbe stato in grado di proiettare una forma umana intorno al suo corpo, indossando pantaloni e sandali; Leonardo avrebbe avuto la capacità di indurire la sua pelle in una corazza impenetrabile e Raffaello invece il potere di trasformarsi in un Raptor con tanto di zanne e artigli. Inoltre, il maestro Splinter sarebbe stato potenziato a livello di muscolatura così come il nemico Shredder; ci sarebbe poi stata una versione malvagia di April, un nuovo cattivo chiamato Spyder e persino una quinta tartaruga di nome Kirby. Il film, a causa del fallimento ai botteghini del terzo capitolo, è stato annullato, ma l’idea e il nome della quinta tartaruga femmina sono stati riutilizzati per una serie televisiva in live-action di breve durata.

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8 – Man of Steel di Bryan Singer

Con incassi bassi, ammontanti a 270 milioni di dollari in America (su un budget del film di 209 milioni), il Superman Returns di Bryan Singer fu una delusione sia per la Warner Bros. che per la sua partner Legendary Pictures, ma tenendo conto degli introiti anche nel resto del mondo e che il rilancio del personaggio era stato avviato, i produttori diedero comunque il via allo sviluppo di un sequel. Nel 2006 il regista dichiarò alla rivista Empire:

Non ho ancora niente di concreto, ho solo alcune idee di base. Ci sono certe cose che sono state stabilite in Superman Returns, alcuni aspetti delle relazioni dei personaggi e un grande senso di irrisolto e romantico dilemma che Superman deve affrontare. Ora che il personaggio è stato impostato, vorrei cogliere l’occasione per portare elementi narrativi più drammatici e terribili.

Singer aveva pianificato di girare il film nel 2008 con data di uscita nel 2009, impostando una storia preliminare con Superman che aveva costruito un satellite orbitante intorno alla Terra con alcuni frammenti dei cristalli di kryptonite visti nel primo film. Viene in contatto con un’altra entità arrivata da Krypton, ne diventa amico ma ben presto questi va contro la sua volontà per quanto riguarda l’interferire con lo sviluppo della Terra. Dopo una lunga lotta contro l’Uomo d’Acciaio, l’entità si trasferisce nel corpo del figlio avuto da Lois Lane, trasfigurandolo per la loro battaglia finale. Superman è costretto a combattere e poi sacrificare suo figlio per salvare la Terra. Il kryptoniano era naturalmente Brainiac, ma Singer ha rivelato anni dopo che c’era in merito una certa indecisione e poteva essere anche Darkseid. Il sequel doveva intitolarsi Man of Steel – che come sappiamo sarebbe poi diventato il titolo del film di Zack Snyder nel 2013 -, ma il progetto alla fine cadde nel limbo per una certa sfiducia nei confronti di Singer da parte dello studio, che cambiò idea preferendo investire le proprie risorse in altri progetti cinematografici.

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9 – Spawn 2

Nel 1997, dopo il discreto successo di Spawn, iniziarono subito i lavori per un sequel, con il protagonista Michael Jai White che aveva confermato il suo ritorno nel ruolo principale. Il creatore di Spawn, Todd McFarlane, scrisse insieme allo scrittore Steve Niles (30 giorni di buio) la prima stesura della sceneggiatura, con una trama concentrata principalmente sui due detective della polizia Sam e Twitch, comprimari storici della serie a fumetti e inseriti nel sequel. Il problema, però – come lo stesso McFarlane ha ammesso anni dopo – è che la trama era talmente concentrata sulla coppia da sbilanciare pesantemente il film, lasciando così poco spazio a Spawn che il protagonista non aveva dialoghi nello script. Questo, naturalmente, non è piaciuto affatto alla Sony, che acquisì i diritti in modo da avere massima autorità nel progetto, cancellando il lavoro di McFarlane e Niles e incaricando lo scrittore Hans Rodionoff di riscrivere la sceneggiatura dando un ruolo centrale a Spawn. Il processo di sviluppo si dilungò così a lungo senza arrivare a nulla che alla fine McFarlane stracciò il contratto e iniziò qualche anno dopo una campagna di finanziamento per il reboot di Spawn, non ancora concretizzatasi in alcun progetto cinematografico.

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10 – Constantine 2

Con il volto di Keanu Reeves, l’adattamento cinematografico del personaggio creato da Alan Moore arrivò sul grande schermo nel 2005, incassando 230 milioni di dollari a fronte di 100 di budget. Un risultato molto positivo, nonostante la restrizione del PG-13, ovvero la classificazione di film non adatto ai minori di anni 13, con conseguente divieto. L’attore nutriva molto entusiasmo e per alcuni anni assicurò il suo impegno per un sequel, ma al tempo stesso – come lui stesso rivelò in un’intervista del 2005 – aveva dubbi sulla volontà della Warner Bros. di impegnarsi seriamente nel progetto per ragioni fiscali in merito a incassi che non sarebbero stati alti. Le trattative per il sequel proseguirono in maniera informale fino al 2007 e sembrarono incanalarsi nella produzione di un sequel con un budget ridotto della metà rispetto a quello del primo film, ma con un impianto molto più oscuro ed horror, più fedele al timbro della serie a fumetti. Tanto Keanu Reeves quanto il regista Francis Lawrence erano stati riconfermati, con il produttore Lorenzo di Bonaventura che faceva dichiarazioni entusiastiche sul progetto:

Per questo sequel stiamo sviluppando una versione molto dark di Costantine. Il budget è molto più ristretto, ma sia Keanu che Francis Lawrence che la WB hanno intenzione di farlo. Anche se con la metà del denaro speso per il primo Constantine, il nostro intento è realizzare il film e farlo molto, molto oscuro e spaventoso, adatto per un pubblico adulto.

Purtroppo la Warner non credette fino in fondo al progetto e il sequel fu cancellato nel 2008, con l’attore e il regista dirottati su altri film: il primo fu infatti protagonista di A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare e La Casa sul Lago del tempo, il secondo diresse Io sono leggenda e poi il secondo e terzo episodio del franchise di Hunger Games. Nel 2015 Constantine è tornato brevemente in auge con una serie televisiva omonima, sospesa dopo la prima stagione per bassi ascolti.

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11 – Fantastic Four 3

Nonostante i pareri non molto positivi su entrambi i film, le due pellicole de I Fantastici Quattro avevano incassato oltre 500 milioni di dollari al box office mondiale e di conseguenza era stato previsto un terzo film. Per il sequel sarebbero tornati i quattro membri del cast principale – Ioan Gruffudd, Jessica Alba, Chris Evans e Michael Chiklis -, insieme a Julian McMahon nel ruolo Dottor Destino. Furono riconfermati anche il regista Tim Story e lo sceneggiatore Don Payne (I Fantastici 4 e Silver Surfer). Sembra che una sceneggiatura non sia mai stata effettivamente scritta per il film, fissando solo alcune linee principali da scegliere per lo sviluppo della trama: la storia si sarebbe svolta anni dopo quella del secondo episodio, con Franklin – il figlio di Susan e Reed -, già nato; Tim Story aveva espresso il suo interesse nell’introdurre la Pantera Nera con Djimon Hounsou nel ruolo; Payne, invece, aveva citato la possibilità di inserire nella trama Annihilus e la Zona Negativa, ma anche gli Inumani oppure gli Skrull. Inspiegabilmente, la produzione del sequel non è mai partita davvero, con gli attori e regista svincolati dai contratti per limiti di tempo e la 20th Century Fox che preferì, anni dopo, ripartire da zero e realizzare il disastroso reboot diretto da Josh Trank.

Paolo Pugliese

Fonte:Superherohype

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