Variant o Non variant? Questo è il dilemma che affligge la più famosa banda criminale italiana, La Banda dei Ricercatori, che smette i panni di fucina di nuove droghe sintetiche – legali fino a prova contraria – per iniziare a collaborare con la Polizia.
La rottura della quarta parte sin dalla seconda pagina, ci fa capire di fronte a cosa ci troviamo: un Roberto Recchioni che, con l’aiuto di tante citazioni e critiche sociali, vuole sdoganare la noia da inizio settimana. L’accompagna Giacomo Bevilacqua (disegni e colori), che ci regala piccole perle di natura psichedelica. La missione è semplice: localizzare e consegnare un nuovo tipo di droga, la Variant – non a caso il fumetto è stato pensato per quattro variant diverse, disegnate da Recchioni e Bevilacqua, già al lavoro sul volume, accompagnati da Zerocalcare e Riccardo Torti (Torti Marci).
Nel territorio romano la banda si ritroverà faccia a faccia con alcuni problemi di un certo livello, come i nerd dipendenti da Variant con cui socializzare pur di arrivare alla fonte e il calo economico nel settore tipografico che porta a stampare roba non degna di nota, come i volantini del kebabbaro o peggio: i fumetti. Non sarà certo facile per la banda localizzare l’inventore della nuova smart drugs, fra domande di importanza vitale – come il cognome da nubile di May Parker (nota zia di un certo supereroe) o il miglior episodio della saga intergalattica di Star Wars – e a ritrovarsi in territorio ostile, fuori dalla regione Lazio, diretti a Spinaceto, dove, degni dei migliori zombie di The Walking Dead, ci sono i pendolari, in attesa del 705 barrato da circa trent’anni.
Ma a cosa andranno incontro i nostri Ricercatori al termine della loro missione? Lo scoprirete da soli sul finale di un volume divertente e curioso che si distacca (poco) dal film in uscita nelle sale cinematografiche il 2 febbraio.
Divertenti le citazioni al fumetto italiano inserite all’interno del volume, come l’albo-smart drugs: A Rat-Panda piace l’Armadillo, crossover che potrebbe di certo essere interessante, con Ortolani, Bevilacqua e Zerocalcare impegnati a far rabbrividire anche i Vendicatori, o Dylan Human, parente del più famoso Indagatore dell’incubo. Se ogni lunedì, è un lunedì di noia, con l’uscita del fumetto Smetto Quando Voglio: Masterclass, non lo sarà affatto.
Michelangelo Milella