Mondo Japan: La Cerimonia del Tè (Cha no Yu)

Mondo Japan: La Cerimonia del Tè (Cha no Yu)

La cerimonia del tè, o 茶の湯 (Cha no Yu), è un’antichissima tradizione giapponese, ma anche un rito sociale, spirituale ed una delle arti zen più note, che il popolo nipponico pratica da secoli. Nel praticarla si utilizza un particolare varietà di tè verde, il matcha, le cui foglie vengono cotte al vapore, asciugate e ridotte in polvere finissima.

La cerimonia del tè è stata codificata in maniera definitiva alla fine del XVI secolo dal monaco buddhista zen Sen no Rikyū, maestro del tè di Oda Nobunaga e successivamente di Toyotomi Hideyoshi, ma le sue origini affondano in un passato più lontano ed in un’altra nazione, ovvero in Cina, quando si diffuse il consumo di questa bevanda nelle classi aristocratiche, durante la dinastia Song.

 

I principi della cerimonia del tè

La cerimonia del tè secondo la codifica di Sen no Rikyū si fonda su quattro principi basilari:

  • l’Armonia, 和 (wa), che riguarda la relazione ospite-invitato, gli oggetti scelti ed il cibo servito in accompagnamento al tè. L’ospite offre dei dolci all’invitato prima di offrirgli il tè, talvolta anche un pasto leggero; il tutto dev’essere necessariamente all’insegna del rispetto della stagionalità corrente e del ritmo naturale delle cose. Armonia è dunque equilibrio e moderazione.
  • Il Rispetto, 敬, (kei), che riguarda il riconoscimento in ogni individuo, ma anche nei comuni oggetti impiegati, della presenza di una innata dignità. Questa consapevolezza porta dunque alla comprensione ed all’accettazione degli altri, anche laddove si è in disaccordo.
  • La Purezza, 清 (sei), è la capacità di trattare sé stessi e gli altri con cuore puro ed aperto. Avendo un cuore puro, è anche possibile praticare l’armonia ed il rispetto. Spazzare la stanza del tè significa occuparsi di disporre un ambiente che accolga anche la bellezza e che consenta a ciò che è bello di esprimersi. Tale attività è allo stesso tempo una metafora della vita, poiché è importante liberarci dei nostri vincoli mondani, delle nostre preoccupazioni, per consentirci di fare esperienze altrimenti precluse. Così, quando l’ospite pulisce la stanza del tè, in realtà mette ordine anche dentro sé stesso.
  • La Tranquillità, 寂 (jaku), è il momento nella formazione e nella pratica in cui si raggiunge l’altruismo. Rappresenta sia l’obiettivo a cui tendere che, al contempo, un nuovo inizio.

 

Mina Yoshida, insegnante di lingua e cultura a Momiji, terrà in occasione del BGeek 2017 una cerimonia del tè, spiegandone il significato e la preparazione. Se vuoi scoprire le curiosità relative a questa antica tradizione, nonché i suoi gesti caratteristici e carichi di significato, non mancare!

 

 

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