BGeek nel mio personale vocabolario significa festa, incontrare amici, conoscere ospiti, farsi coinvolgere in tante e variegate attività, partecipare pienamente ad un evento immersivo e totalizzante.
È sempre una gioia fare il countdown sino alla data della fiera, sapere che ci si avvicina al momento fatidico e a quel tripudio emotivo di 72 ore che ti resta nel cuore a lungo, tanto a lungo da trovare un posticino dentro di te ed accompagnarti così sino all’edizione successiva. Non succede anche a te?
Se è vero che il conto alla rovescia ti avvicina passo dopo passo all’evento tanto atteso, è altrettanto innegabile che oltre all’hype aumentino le mille cose da fare perché l’evento sia il migliore possibile.
Così, anche gente dalla natura placida e pigra, allo scoccare di maggio improvvisamente si ridesta dal letargo, e viene travolta da quella che definisco la “Sindrome del Bianconiglio”, ispirandomi al noto personaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie: è tardi, manca un mese al BGeek e c’è ancora tantissimo da fare! La Sindrome del Bianconiglio colpisce per forza di cose anche la redazione, che dal giorno alla notte deve presentare decine e decine di ospiti, talk, laboratori e conferenze.
Il tanto atteso calendario degli eventi e degli ospiti è il Sacro Graal che tutti i partecipanti desiderano – comprensibilmente – il prima possibile, ma che viene pubblicato solo a ridosso dell’evento perché è un grande puzzle oscuro, fatto di incastri complicati, equilibri precari e conferme che arrivano all’ultimo.
Alla fine ci siamo, il piano di battaglia è definito, è stata una corsa contro il tempo, ma anche questa volta ce l’abbiamo fatta. Ancora una volta la città di Bari vestirà i panni Geek e sarà teatro di un evento che si ripropone da sei edizioni, ma che ogni anno fa passi avanti, si espande e si reinventa.
Dalla mia prospettiva di amante del Giappone, il BGeek è anche un’occasione unica per scoprire ed apprezzare la cultura nipponica, attraverso le tante vivaci attività organizzate da Momiji, centro di lingua e cultura giapponese, che ci raccontano il pensiero, le tradizioni e le mille curiosità del Paese del Sol Levante.
Nell’Area Japan c’è qualcosa per tutti
Si parla di manga, animazione, di tradizioni millenarie, del folklore, delle mode e persino di tutti i segreti per affrontare un viaggio dall’altra parte del Mondo con semplicità, grazie all’esperienza di chi lì ci è già stato tante volte, o ci ha addirittura vissuto.
Quest’anno, una menzione di merito va senza dubbio all’audacia del voler riproporre le danze tradizionali del Bon Odori nell’ambito della fiera. Dal riscontro avuto, si può senza dubbio asserire che l’affermazione “i Geek e il ballo non vanno d’accordo” non è sempre vera. I Geek sono spesso esemplari riservati, ma se si premono i tasti giusti, si fanno coinvolgere anche nelle attività più insolite. E così è stato.
Dopo aver illustrato i semplici movimenti della danza, spiegati dalle insegnanti di Momiji Satoko Yahata e Cristina D’Auria e mostrati anche dalle studentesse vestite in yukata per l’occasione, il gruppo si è spostato tra gli stand della fiera accompagnato dalla musica, coinvolgendo il più possibile i passanti.
Tra sguardi stupiti, risa e tentativi di emulazione il trenino danzante ha serpeggiato a lungo tra disegnatori, standisti, cosplayer e giocatori di ruolo senza farsi abbattere dalle alte temperature che il giugno pugliese ci ha riservato. Nonostante l’iniziale scetticismo e la timidezza di alcuni partecipanti, è stato un successo.
Il BGeek ha raccolto tanti attimi divertenti ed unici come questo, sicuramente anche tu hai vissuto il tuo momento speciale in compagnia dei tuoi amici, ed io sono curiosa di conoscere tutti gli episodi a cui non ho potuto assistere o partecipare, perché ognuno di questi racconti è un piccolo tesoro.
Ti va di raccontarmi la tua esperienza in fiera?
Scrivila nei commenti a questo articolo, e segui la pagina di BGeek per non perdere news, anteprime e spoiler sulla prossima edizione!